I miei film giapponesi

La filmografia giapponese è ricolma di grandi registi (Yasujiro Ozu e Akira Kurosawa su tutti) e di grandi film, ma in questo breve post vorrei menzionare le pellicole che a mio parere rendono maggiormente l’anima del Giappone moderno.

Devo doverosamente iniziare con Takeshi Kitano, uno dei miei registi preferiti in assoluto. Un vero genio (oltre che regista anche attore, scrittore, poeta e pittore) che nella sua filmografia è riuscito a passare in rassegna i più svariati generi cinematografici. Ha descritto il mondo della yakuza con SonatineHana-bi e Brother, realizzato film intimisti e malinconici come L’estate di Kikujiro e Dolls ed addirittura trasposto in musical le gesta di un leggendario personaggio letterario in Zatoichi.

Altri film a tema Giappone che consiglio sono: l’ormai celebre Lost in Translation di Sofia Coppola, con un grande Bill Murray che si aggira per una Tokyo scintillante e misteriosa.

Memorie di una Geisha di Rob Marshal, raffinato spaccato sulla vita e formazione di una geisha.

Il classico Hiroshima Mon Amour di Alain Resnais, film antesignano della nouvelle vague francese.

Mishima di Paul Shrader, che narra la storia dello scrittore Yukio Mishima, artista poliedrico e controverso.

Degno di menzione è anche Departures di Yojiro Takita, che mostra con un tocco di ironia la vita e le tradizioni ancora  vive nel Giappone rurale.  

Finisco questa breve rassegna con due tocchi leggeri, il film The Ramen Girl di Allan Ackermann, una commedia che pone l’accento sullo scontro di culture con contorno di gustosi ramen in brodo e Le ricette della signora Toku di Naomi Kawase.

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