Giappone: 3 Pro e 3 Contro

Giappone: 3 pro e 3 contro.
Alla fine di ogni viaggio si tendono a ricordare le cose positive e lasciare nel fondo del cervello quelle negative o, quantomeno, un pò meno positive. Qui voglio elencare le cose che maggiormente mi hanno colpito del Giappone e quelle che mi hanno lasciato un retrogusto amaro.
Ovviamente non parlerò di natura o bellezze architettoniche, quelle le riservo ad altri post, ma di sensazioni ed emozioni.

GIAPPONE PRO

1) LA GENTILEZZA

La gentilezza degli orientali è ormai notoria, ma le vette che si raggiungono qui in Giappone, sono a dir poco strabilianti. Non esiste persona che, una volta venuta in contatto con voi, non si prodighi in inchini in serie (a tal riguardo potete leggere il post Luoghi comuni sul Giappone… assolutamente veri), non si faccia in quattro per esservi di aiuto, non vi ringrazi per qualsiasi cosa, anche la più banale. Arigatou gozaimasu (Grazie, nella versione formale) sarà la frase che sentirete maggiormente durante tutta la permanenza in Giappone. Durante un viaggio in autobus ero seduto vicino al conducente e, non sto scherzando, ha rivolto il fatidico ringraziamento a tutti i passeggeri che entravano ed uscivano dal mezzo. Uno per uno…!
Il punto è che qui ho ritrovato una cosa che da noi si è ormai persa da tempo: il rispetto per gli altri. E attenzione, perché anche la tanto decantata puntualità o la maniacale pulizia non sono fissazioni fini a se stesse, ma sono parte integrante di questo rispetto. Rispetto per i cittadini, rispetto per i turisti. Ed è una sensazione che ti apre davvero il cuore.

2) LA SICUREZZA

Il secondo aspetto positivo che vorrei sottolineare è un’altra cosa che da noi abbiamo perso da tempo: il senso di sicurezza. Sicurezza di potersi muovere per la città in qualsiasi zona ed a qualsiasi ora, anche da soli, anche se si è donne. Sicurezza di poter girare tranquillamente con uno zainetto in spalla, anche nelle ore di punta in metropolitana, senza dover temere che qualcuno ci infili una mano dentro.
Ad esempio, abbiamo visto che nei locali qui c’è l’abitudine di occupare un posto al tavolo prima di andare a prendere la consumazione. Beh, per compiere questa operazione i giapponesi lasciano sulle sedie zainetti e costosissimi smartphone … senza che nessuno si sogni neanche di rubarli durante la loro assenza. 
Abbiamo parlato con un abitante di Tokyo che masticava un pò di italiano, il quale ci ha detto che è raro che qualcuno chiuda la porta di casa a chiave o chiuda la bicicletta quando la lascia per strada. Proprio per questo motivo le assicurazioni in Giappone hanno costi bassissimi e quasi nessuno le fa.
Non so per voi, ma per me tutto questo è un sogno e al turista procura un senso di benessere e rilassatezza impagabili.

3) IL CIBO

Potrà sembrare una scelta piuttosto prosaica, ma la gastronomia giapponese è senza dubbio una delle migliori che mi sia capitato di gustare durante i miei viaggi. Come già illustrato nell’articolo Mangiare in Giappone, la cucina in Giappone non si limita ai soli sushi e tempura, come erroneamente creduto dalla maggior parte degli italiani, ma si esprime in decine di varianti tutte deliziose. Carni, pesci, arrosti, fritti, zuppe e crudità, io li ho provati quasi tutti e solo a parlarne mi sta tornando l’acquolina in bocca…

GIAPPONE CONTRO

Continuando con i nostri pro e contro del Giappone, passiamo ai contro.
Trovare qualcosa che non va in Giappone, almeno per un turista, non è cosa semplice. Ma scavando a fondo, forse qualcosina si riesce a scovarla.

1) LA GENTILEZZA

No, non sono pazzo. Lo so che ho già inserito lo stesso argomento tra i PRO sul Giappone, ma il contro di cui voglio parlare è qualcosa che va oltre la semplice gentilezza, (che trovo comunque apprezzabile). Parlo di una deferenza che alla lunga può risultare un pò stucchevole. Assistere ai continui inchini di chiunque, un commesso, una cameriera, un barista, un poliziotto o anche un semplice passante (cosa che, fra l’altro, ti spinge inesorabilmente all’emulazione), sentirsi sempre avvolti da sorrisi e cantilenanti offerte di aiuto. Beh, tutto ciò alle volte ti fa sentire in imbarazzo e ti scopri a dubitare sulla loro sincerità.

2) MANCANZA DI CALORE UMANO

Il secondo CONTRO di questo articolo si lega indissolubilmente a quello precedente. Perché a mio avviso l’estrema gentilezza dei giapponesi (che, mi ripeto, continuo sempre a trovare apprezzabile) è formale e manca totalmente di effettivo calore umano. Mi spiego, la gente è gentile perché deve esserlo, perché questo impone la forma, ma in realtà lo sconosciuto è sempre visto con un certo distacco. Non si spiegherebbero altrimenti alcuni usi per noi incomprensibili, come la “paura” di toccarsi l’un l’altro. L’inchino al posto della stretta di mano, il resto dei pagamenti sempre porto su un piattino (immancabilmente retto con entrambe le mani), gli addetti con i guanti bianchi, le portiere dei taxi che si aprono da sole, e metterei anche il fastidio nell’assistere ad effusioni con l’altro sesso in pubblico.

3) LA RUSH HOUR

A Tokyo ogni giorno (festività escluse) si ripete implacabile il rito della rush hour o, se la vogliamo chiamare come da noi, l’ora di punta. Frotte di salarymen (i nostri “colletti bianchi”) si riversano nelle metropolitane per andare al lavoro, ed è un delirio. Trovarsi coinvolti in questa incredibile ressa può essere devastante anche per chi è abituato a code ed affollamenti. Nei momenti di massimo intasamento il personale addetto provvede a spingere con violenza le persone rimaste in bilico, per permettere la chiusura delle porte e, se soffrite di claustrofobia, non ve lo consiglio.
Tutto ciò affonda le radici nello smodato senso del dovere dei giapponesi, che non concepiscono in alcun modo di poter arrivare in ritardo sul posto di lavoro e sono disposti a queste battaglie quotidiane pur di essere sempre puntuali. Ovviamente non c’è solo questo. La società giapponese è così competitiva che spesso si è obbligati a mostrare un esagerato attaccamento alla propria azienda. I lavoratori giapponesi, ad esempio, non hanno orari e tornano a casa solo quando hanno terminato il proprio lavoro. Girando per la città nelle tarde ore serali, infatti, abbiamo visto spesso gruppi di salarymen appena usciti dall’ufficio aggirarsi tra bar e locali o rinchiudersi nelle ipnotiche e rassicuranti sale di pachinko. Molti di loro preferiranno addirittura dormire fuori piuttosto che sobbarcarsi un lungo tragitto per andare a casa e tornare indietro dopo poche ore (è a questo scopo che sono nati i capsule hotel). 

Tornando alla rush hour, un consiglio per le donne che dovessero avere la necessità di prendere la metropolitana tra le 7,30 e le 8,30: prendete le carrozze riservate alle donne (solitamente in testa al treno), perché non è infrequente venire molestate da persone che approfittando della calca, allungano un pò le mani… 

Dopo il mio Giappone: 3 pro e 3 contro, potete trovare qui altri post sul Giappone

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