Sudafrica: lo strano aeroporto di Hoedspruit

Abbiamo pochi giorni per visitare il Sudafrica, così decidiamo di ottimizzare i tempi prendendo un volo per il Parco Kruger, invece di effettuare il percorso da Johannesburg in automobile come era nei programmi iniziali. Purtroppo però il volo per Phalaborwa, nostra destinazione, è completo, quindi ci dirigiamo sul vicino aeroporto di Hoedspruit, dal quale con un’auto a nolo saremo a Phalaborwa in poco più di un’ora.
Prima di partire avevo letto su internet che la pista di atterraggio di Hoedspruit, a dispetto del totale anonimato della cittadina che la ospita, è una delle più lunghe al mondo, tanto che era stata presa come pista di riserva per l’atterraggio dello Space Shuttle… L’ultima cosa che mi aspettavo, quindi, è quanto troviamo al nostro atterraggio.
Scesi dal piccolo aereo, una famigliola di facoceri ci attraversa la strada
e stiamo ancora riprendendoci dallo sbalordimento che giungiamo davanti all’edificio dell’aeroporto. Beh, parlare di edificio è un pò eccessivo, visto che si tratta di una costruzione poco più grande di una capanna e la sala d’aspetto è costituita da una serie di panche di legno piazzate su un piccolo piazzale antistante.
Lo sbrigativo ritiro bagagli...

Ovviamente il ritiro bagagli è in linea con il resto dell’aeroporto e dopo qualche minuto un solerte inserviente ammucchia le nostre valigie in un angolo, dove dobbiamo recuperarle destreggiandoci tra i passeggeri in attesa.
In pochi minuti recuperiamo l’auto, che avevamo prenotato online, nel piccolo ufficio di noleggio e ci avviamo lungo la strada di uscita dall’aeroporto… passando accanto ad una giraffa che mangia tranquillamente a pochi passi dall’aereo fermo in pista.
Benvenuti al Kruger…

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