New England: istruzioni per l’uso

New England: istruzioni per l’uso. 
In questo post voglio fornire qualche utile informazione per un giro in automobile tra le splendide terre del New England.

VOLI

Il nostro giro in New England è in realtà la parte iniziale di un viaggio attraverso USA e Canada (del Canada parlo nel post Canada: in Quebec tra balene ed atmosfere europee).

Il volo che abbiamo preso, quindi, è stato su New York sia per l’arrivo che per la ripartenza. Purtroppo, causa problemi familiari, abbiamo deciso la partenza un pò in ritardo, trovando un prezzo accettabile solo con Virgin Atlantic. Volo nella media, senza infamia e senza lode.

Da New York abbiamo noleggiato un auto online mediante rentalcars.com. In verità dire auto è piuttosto riduttivo, in quanto, in virtù di un upgrade dell’ultimo minuto, il mezzo consegnatoci è stato una gigantesca Chrysler Pacifica. Il noleggio in sé non è stato costoso, ma, terrorizzati dai racconti di esorbitanti franchigie paventate dall’impiegato dell’ufficio di consegna, abbiamo pagato un botto di assicurazioni suppletive.

Fortunatamente il costo del carburante in questi paesi è davvero irrisorio e le autostrade sono tutte gratuite. Solo negli USA qualche tratto è a pagamento, ma si tratta di pochi spiccioli.

INDICE

HOTEL

Continuiamo con il nostro New England: istruzioni per l’uso

Come premesso, la tardiva decisione sulla partenza ha anche influito sulla ricerca degli alberghi. Sia negli USA che in Canada ho dovuto alzare un pò il nostro abituale budget per consentirci di avere delle sistemazioni comode e ben posizionate. In alcune zone non ho neanche potuto andare tanto per il sottile in quanto le stanze erano letteralmente le uniche rimaste disponibili.

Watch Hill in Rhode Island, abbiamo alloggiato in un motel appena fuori dal paese. Come prima notte di viaggio volevamo provare l’ebrezza di un tipico motel americano, con tanto di giardinetto privato e parcheggio auto di fronte alla porta della stanza.

Stanza molto comoda ed esperienza carina.

La mia intenzione era di passare la notte a Provincetown, ma non c’era un posto libero, la soluzione di ripiego quindi è stata Wellfleet Harbor.
Località molto carina, ma il nome dell’hotel non è degno di menzione in quanto è stata la peggior sistemazione del nostro viaggio. Unica nota positiva, una bottiglia di vino come omaggio in stanza.

Veduta dal Samarkand Inn

La notte successiva abbiamo dormito al Samarkand Inn, a Gloucester. Un b&b piuttosto spartano, ma con una location da favola.

The Shire a Woodstock Vermont

Woodstock nel Vermont, abbiamo dormito al The Shire, un albergo stile motel molto confortevole e con una splendida vista sul fiume.

Tornati sulla costa e più precisamente a Boothbay Harbor nel Maine, abbiamo trascorso la notte al Fisherman’s Wharf Inn, un bell’hotel con ristorante annesso che si affaccia sulle acque del porto.

La notte successiva abbiamo dormito al b&b Gosnold Arms Inn, a New Harbor ed è stata la notte più memorabile del viaggio. Camere piuttosto spartane (hanno però anche dei graziosi cottage sull’acqua), ma spazi comuni davvero piacevoli, con mobili d’epoca, librerie e sala lettura con caminetto, il tutto in un luogo di grande bellezza e serenità. Abbiamo preso sonno al suono lontano delle boe a campana che segnalano l’ingresso al porto…
Come ho già accennato nel mio post USA: attraverso il New England da New York al Canada,  qui sono stati girati gli esterni del film Message in a Bottle con Kevin Costner (in Italia, Le parole che non ti ho detto), tratto dal libro di N. Sparks.

Ed infine, l’ultima notte in New England a Bar Harbour l’abbiamo passata all’Aysgarth Station, un bellissimo b&b posto in una villetta in legno di fine ottocento. Stanze curatissime, ottima colazione e proprietari gentilissimi. Unica annotazione, se siete allergici ai gatti lasciate perdere, perché qui sono i padroni incontrastati.

PASTI

Per concludere il New England: istruzioni per l’uso, veniamo, come al solito, all’aspetto principe dei miei viaggi: il cibo.
Beh, qui si va sul facile, perché il sovrano assoluto della cucina locale è il lobster, sua maestà l’astice, da non confondere con l’aragosta, che è un’altra cosa.
La preparazione che qui prediligono è semplicemente bollita e servita con burro fuso. Una delizia inenarrabile.

Lobster roll in New England
Se poi volete gustare questa prelibatezza spendendo qualcosa in meno, un pò dovunque si possono trovare i lobster rolls, dei panini morbidi ripieni di una generosa dose di astice, insalata e maionese. Una vera goduria a prezzi accessibili. Durante il viaggio ne ho fatto indigestione.
Clam Chowder

Altra prelibatezza di questa regione è la Clam Chowder ovvero, tradotta letteralmente una zuppa di vongole, ma in realtà una specie di crema piuttosto densa realizzata con patate, cipolle, vongole e pezzi di pesce. Un concentrato di sapori di mare da leccarsi i baffi.
Questo è un piatto tipico di tutte le zone di mare degli Stati Uniti ed ognuno la fa a suo modo. Quella del New England si caratterizza per la consistenza dei suoi ingredienti che non vengono frullati assieme alle patate, come in altre zone, ma lasciati a pezzi.

Ovviamente non ci sono solo astici, ma ogni varietà di pesci atlantici e frutti di mare, sempre freschissimi.

Per quanto riguarda i piatti di carne, il tacchino la fa da padrone, ma si possono trovare anche hamburger, bistecche e torte salate. 

DOLCI

Se gli astici sono i sovrani della cucina, i mirtilli (blueberrylo sono dei dolci. Torta ai mirtilli, muffin ai mirtilli, pancake ai mirtilli, marmellata di mirtilli e chi più ne ha più ne metta. Se ne trovano dovunque anche agli angoli delle strade e non c’è niente di meglio che viaggiare in macchina sgranocchiando una vaschetta di mirtilli.

Altro prodotto tipico, ma stavolta principalmente del Vermont è lo sciroppo d’acero (maple syrup). Si può comprare nei negozi, ma anche in questo caso lungo la strada si trovano piccole rivendite di prodotto artigianale. Paradisiaco…
CENE

Le cene nel nostro viaggio itinerante sono state effettuate in ristoranti scelti ad istinto e, come sempre succede, a volte siamo capitati bene e a volte no. Nello specifico, a Wellfleet Harbor nel Massachusetts abbiamo cenato al Mac’s Seafood Market, un mercato del pesce che cucina al momento nella sua parte esterna, stile fast food. Locale informale e pesce freschissimo. Per il dopocena abbiamo chiuso la serata con una birra al Mac’s Shack (questo Mac sembra avere il monopolio della ristorazione da queste parti), stravagante locale poco distante.

A Woostock nel Vermont siamo stati al Bentleys Restaurant, locale carino e di atmosfera. Buone bistecche da fattorie della zona e degustazione di birre locali.

Boothbay Harbor siamo nel Maine e quando si parla di Maine, si parla di astici. Ed è quello che abbiamo mangiato nel ristorante del nostro albergo, il Fisherman’s Wharf Inn.

A New Harbor, siamo sempre nel Maine, quindi sempre astici e pesce, stavolta gustose fritture   allo Shaw’s Fish & Lobster Wharf, 

Infine a Bar Harbor, chiusura in bellezza allo Stewman’s Lobster Pound, famoso locale sul porto. Cena sicuramente più costosa delle altre, ma astici grandiosi.
BIRRE

Un discorso a parte meritano le birre del New England. C’è una grande quantità di microbirrifici nella zona che producono ottime birre artigianali, ma la vera rivoluzione che arriva da queste parti sono le cosiddette NEIPA (acronimo di New England Indian Pale Ale), nuovissime birre incredibilmente torbide e dal sapore fruttato. Sono oggetto in egual misura di venerazione e di odio profondo. I puristi, infatti, le bollano come “fanghiglia”, ma il loro successo non accenna a diminuire. Io ne ho assaggiata una e devo dire di non esserne rimasto proprio entusiasta. Non sono mai stato un grande amante delle birre non filtrate ed al primo assaggio, non nascondo di aver pensato “ma cos’è questa roba?”

Dopo il mio New England: istruzioni per l’uso, qui potete trovare altri post sugli USA
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