Il viaggio ai tempi del Coronavirus

Qui sopra l’aeroporto di Los Angeles (Photo DANIEL SLIMAFP via Getty Images)

Premessa: in questo momento avrei dovuto essere mollemente disteso su una spiaggia di Mauritius…

Il virus si diffonde, la gente muore, non è certo il caso di disperarsi per un’inezia come un viaggio saltato. Questa emergenza però mi ha dato lo spunto per alcune riflessioni.

Per la prima volta nella mia vita mi è stato impedito di viaggiare. Altre volte avevo dovuto rimandare o annullare un viaggio, ma era stato per inconvenienti o problemi di salute. Questa volta è diverso, non sono io che non posso andare per il mondo, ma è il mondo che non può accogliermi. 

Improvvisamente ci siamo ritrovati prigionieri, ci è preclusa la libertà di muoverci, di girare anche solo per la nostra città (figuriamoci per il mondo…), un privilegio che abbiamo da sempre dato per acquisito. 

In questi giorni di isolamento mi sono spesso chiesto come sarà il dopo. Tra quanto tempo potremo tornare a viaggiare liberamente? Purtroppo la risposta che mi sono dato non è delle più ottimistiche.  Le nazioni usciranno dall’emergenza con tempistiche differenti e temo che ciò non consentirà la libera circolazione per molto tempo ancora.

E anche quando l’emergenza sarà passata un pò dovunque, viaggiare non sarà più come prima. Si continuerà ad essere sospettosi nei confronti degli stranieri che entrano nel proprio paese (soprattutto verso noi italiani, tra i più colpiti dal virus). E sospettosi lo saremo anche noi, quando si tratterà di aggirarci in ambienti affollati o anche solo di relazionarci con gli altri.
Anche se prima o poi riceveremo i benefici di un vaccino, infatti, il virus continuerà ad annidarsi in molte parti del mondo (o in larghe fette di popolazione) che non avranno la possibilità di usufruirne in maniera capillare.

Per un …anta come me, il pensiero di perdere anni di viaggi è pesante, forse un pò di più che per un giovane, ma tant’è… in attesa mi accontenterò di vagabondare con la fantasia, progettando viaggi immaginari, o con la memoria, riportando alla luce viaggi del mio passato.

Nella speranza di poter tornare presto a mangiare una pietanza tipica seduto in un mercatino affollato di gente allegra e chiassosa dall’altra parte del mondo, mando un saluto a tutti e… restate a casa

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