Scozia: istruzioni per l’uso

Scozia: istruzioni per l’uso. 
In questo post voglio fornire qualche utile informazione per un giro in automobile tra le splendide terre scozzesi.

VOLI

La mia idea iniziale era quella di arrivare su Glasgow, da dove avremmo affittato un’auto per il nostro giro per poi ripartire da Edimburgo, ma non avendo trovato voli economici su Glasgow, abbiamo deciso di atterrare ad Edimburgo ed affittare l’automobile in aeroporto. In definitiva non è stata una cattiva idea, in quanto il tragitto Edimburgo-Glasgow è davvero breve e comodo ed abbiamo risparmiato anche il supplemento per la riconsegna dell’auto in città diversa da quella di noleggio.
Il volo di andata è stato effettuato con Vueling, mentre quello di ritorno con Ryanair, entrambi molto economici.
Il noleggio auto l’ho effettuato online mediante rentalcars.com. Nonostante il transatlantico che ci hanno assegnato, anche questo si è rivelato piuttosto economico.
Il costo della benzina è leggermente meno caro che da noi ed i distributori nei centri commerciali sono un pò più economici. Importante è ricordarsi che quando ci si avventura nelle highland, nell’estremo nord o nelle Ebridi, bisogna avere sempre una buona scorta di benzina, in quanto i distributori si diradano molto e si rischia di rimanere a secco.

LE STRADE

Le mie istruzioni per l’uso sulla Scozia vogliono ora prendere in esame le strade. Sono in genere ben tenute, ma piuttosto strette (a parte nell’asse Edimburgo-Glasgow). Nelle zone più impervie poi, ci si imbatte spesso nel fenomeno tutto scozzese dei passing places. Si tratta di piccole piazzole sistemate, ogni cento metri circa, nelle stradine ad una sola corsia. Quando si incrociano due automobili, quella più vicina alla piazzola vi deve entrare e permettere all’altra di passare. Qualora la piazzola si trovi sul lato opposto, bisogna semplicemente fermarsi ed attendere che l’altra auto entri nella piazzola per aggirarvi e passare oltre.
Importante ricordarsi che è consuetudine fare un cenno di ringraziamento all’autista che si è fermato per lasciarci passare. Non dimenticatelo, se lo aspettano.

I TRAGHETTI

Un’ultima annotazione stradale riguarda i traghetti. Viaggiando lungo la costa ovest e le isole, capita spesso di dover affrontare un traversata più o meno lunga. Sono infatti molti i fiordi o i bracci di mare che si incontrano lungo il percorso e se per le isole il traghettamento è indispensabile, per tutti gli altri casi è fortemente consigliabile, a meno di voler fare dei giri assurdamente lunghi solo per evitare un percorso in traghetto di pochi minuti. Prendere un traghetto è estremamente facile. Basta fermarsi in tempo prima di finire in acqua ed attendere il primo traghetto in arrivo (i tempi di attesa spesso sono indicati da display luminosi). Una volta giunto, si paga il biglietto ad un omino prima dell’imbarco e si sale. Tutto qui. I prezzi in genere sono piuttosto economici

HOTEL

Continuando con il nostro Scozia: istruzioni per l’uso, posso dire che questo è il viaggio in cui mi sono trovato maggiormente in difficoltà nella prenotazione degli alberghi. Non tanto nelle grandi città, quanto nei b&b dei vari paesini che abbiamo toccato. Il problema non era la scarsa disponibilità di b&b in queste località, quanto la totale mancanza di posti liberi. Per cercare qualche camera libera, soltanto a Portree, Tobermory ed Ullapool, ho consultato ben 82 (ottantadue…) b&b, trovandone solo uno disponibile ad Ullapool. Questo ci ha costretto ad accorciare un pò la durata dei trasferimenti per consentirci di arrivare a destinazione in tempo utile per cercare una sistemazione con comodo. Non c’è cosa che odio di più, infatti, che arrivare in un luogo sconosciuto di sera e dovermi mettere alla ricerca di un posto in cui dormire fino a notte fonda, magari saltando anche la cena. Stavolta però, con un pò di fortuna abbiamo trovato subito qualche camera vacancy anche nei posti più sperduti.

I nomi dei b&b di Portree e Tobermory non li ricordo, ma sinceramente non erano così degni di menzione. Ad Ullapool, invece, il Rosslyn Cottage era davvero delizioso, curato in ogni particolare e con colazioni squisite.
A Glasgow abbiamo soggiornato nell’ Hotel Crowne Plaza, un moderno e comodo albergo sulle rive del fiume Clyde, proprio in mezzo all’avveniristica parte nuova della città. E’ stata una buona scelta, anche perché avevamo un comodo parcheggio ed il centro cittadino era a non più di un quarto d’ora di cammino.
Vista dalla camera dell'Hotel Crowne Plaza di Glasgow

Ad Edimburgo, altra ottima scelta. L’ Hotel Motel One Edinburgh-Royal è un tre stelle di livello superiore. A dispetto del nome (è una catena alberghiera tedesca) è tutto tranne che un motel, è moderno, comodo, non particolarmente costoso e, soprattutto, posto in una location grandiosa. A 5 minuti a piedi da praticamente tutto, potevamo farci un salto, anche solo per rinfrescarci, dovunque fossimo.  

La hall del Motel One di Edimburgo

PASTI

Per concludere il nostro Scozia: istruzioni per l’uso, due parole sulla cucina scozzese. Non è particolarmente varia, oltre all’ottima carne (le bistecche di Angus sono famose in tutto il mondo), si basa su pochi piatti poveri, per lo più di frattaglie, ed ovviamente pesce, sia di fiume che di mare. Il re incontrastato dei cibi scozzesi è senza alcun dubbio il salmone, preparato in tutte le salse (affumicato, alla griglia, bollito, marinato…) è sempre squisito. Anche se siete amanti del salmone, qui vi sembrerà di mangiarlo per la prima volta…

PRANZI

Per i nostri spuntini a pranzo, abbiamo quasi sempre optato per street food e pasti veloci, anche perché, dopo le pantagrueliche colazioni alla scozzese a base di uova, bacon, salsicce, funghi al burro, pomodori grigliati, black pudding (sanguinaccio), caffè, tea, pane, marmellate, crostate fatte in casa, spremute di frutta e… porridge, la fame difficilmente ci raggiungeva per pranzo.
Ottimi i banchetti che nei porti vendono crostacei freschissimi oppure i fish & chips lungo la strada. Ci sono poi i pub, posti ideali per mangiucchiare qualcosa bevendo un’ottima birra.

Crostacei freschi al porto

Come ho già accennato in altri post, ritengo che il cibo sia uno degli elementi più importanti di ogni viaggio e faccio di tutto per assaggiare i piatti più rappresentativi della cucina locale. La cosa però della quale sono particolarmente goloso, sono i dolci. Durante i lunghi pomeriggi di camminate per la città, infatti, non sono infrequenti le mie fermate in pasticcerie e sale da tea, per degustare le specialità del posto. Cosa che ho fatto naturalmente anche qui in Scozia. E dopo lungo cercare, ho trovato realizzazione ai miei desideri più reconditi in un dolce dal nome quasi impronunciabile, ma di una bontà celestiale: Sticky Toffee Pudding.
Si tratta di una mattonella dalla consistenza simile a quella dei muffin, realizzata con un impasto di datteri,  sommersa da una calda e libidinosa salsa toffee (una specie di caramello) e gelato alla vaniglia. Cosa c’entrino i datteri in Scozia non saprei, ma da quando l’ho scoperta in un paesino delle Ebridi, non l’ho più abbandonata per tutto il resto del viaggio.

Sticky Toffee Pudding
CENE

A Glasgow abbiamo cenato al  The Pot Still, pub storico specializzato in piatti tradizionali dove, tra l’altro, si possono degustare centinaia di whisky differenti. Qui ho assaggiato per la prima (e ultima) volta l’ huggies, il piatto nazionale scozzese, composto da un insieme di frattaglie di pecora, cipolle e rognone, insaccati in un budello e bolliti per ore… Se dicessi di averlo gradito sarei decisamente un bugiardo.

Ad Edimburgo, la prima sera, forse perché stanchi per il lungo trasferimento, nell’impossibilità di trovare un posto vicino all’hotel, abbiamo ceduto ad una pizzeria italiana, Zizzi Edinburgh Roxburg Court. Lo so, un pò me ne vergogno, ma eravamo affamati… La pizza però non era male. La seconda cena l’abbiamo consumata al Mussel Inn, un ristorante di pesce specializzato in cozze, che vengono cucinate in ogni maniera. Sempre affollato, bisogna prenotare. Cozze molto buone, pesce da rivedere. Per l’ultima cena ad Edimburgo decidiamo di andare in un bel ristorante che abbiamo notato nel pomeriggio lungo una delle eleganti strade della new town. Il locale però è tutto prenotato e il titolare sembra più affranto della cosa di quanto ne siamo noi. Ci offre infatti di prenotarci dei posti in un altro locale di sua proprietà che si trova su una collina un pò fuori città, pagandoci il taxi sia per l’andata che per il ritorno. Accettiamo di buon grado, ma lui, non ancora soddisfatto, insiste per offrirci un flute di champagne a testa nell’attesa dell’arrivo del taxi. Siamo senza parole, il nuovo ristorante (del quale ho perso il biglietto da visita e quindi non ricordo il nome) inoltre è molto carino ed ha una splendida vista sulla città. 

Nel nostro giro nella parte costiera occidentale abbiamo mangiato, come è ovvio, esclusivamente pesce nei vari ristoranti dei pittoreschi porticcioli incontrati lungo il tragitto. A Tobermory al Cafè Fish, gigantesca porzione di ottimo fish & chips. A Portree al The Lower Deck, salmone alla griglia ed affumicato deliziosi. Ad Ullapool al  Ferry Boat Inn , un sontuoso piatto di crostacei e molluschi.

Dopo il mio Scozia: istruzioni per l’uso, qui potete trovare altri post sulla Scozia

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